Manifesto Transpersonale
Questo Manifesto Transpersonale è stato introdotto alla comunità scientifica durante la 11 EUROTAS Conference di Milano nell’Ottobre del 2009 e pubblicato qui per la prima volta nella sua versione integrale.
La prima bozza di questo documento è stata scritta Pier Luigi Lattuada e presentata nel 1999 a Milano durate la Conferenza Integrale “L’eredità della Tribù”.
Questa versione integrale include contributi inviati sul sito dell’EUROTAS durante l’anno 2009 o inviate via mail all’autore della prima bozza, da: Regina Beller, Dan Winter, Marie Noelle Urech, Marco Avena, Rosemarie Anderson, Edmunds Jakovels, Ravi Gangadharaiah Nayaka, Juan Jose Diaz, Marion Hubbard, Marco Bertali, Fausto Sergej Sommer, Vitor Rodrigues, Ana Prodanovic, Davide Innocente, Francesco Pivato, Patrizia Rita Pinoli, Ingo Benjamin Jahrsetz.
Intento del presente Manifesto è di raccogliere in un testo semplice le assunzioni comuni condivise e condivisibile da coloro che operano nel campo transpersonale. Scienziati, artisti, intellettuali, viaggiatori spirituali, sono invitati a approvare questo documento, se concordano con i suoi contenuti.
Abstract
Questo Manifesto è stato introdotto alla comunità scientifica durante la 11 EUROTAS Conference di Milano nell’Ottobre del 2009 e pubblicato qui per la prima volta nella sua versione integrale. La prima bozza di questo documento è stata scritta Pier Luigi Lattuada e presentata nel 1999 a Miano durate la Conferenza Integrale “L’eredità della Tribù”.
Questa versione integrale include contributi inviati sul sito dell’EUROTAS durante l’anno 2009 o inviate via mail all’autore della prima bozza, da: Regina Beller, Dan Winter, Marie Noelle Urech, Marco Avena, Rosemarie Anderson, Edmunds Jakovels, Ravi Gangadharaiah Nayaka, Juan Jose Diaz, Marion Hubbard, Marco Bertali, Fausto Sergej Sommer, Vitor Rodrigues, Ana Prodanovic, Davide Innocente, Francesco Pivato, Patrizia Rita Pinoli, Ingo Benjamin Jahrsetz. Intento del presente Manifesto è di raccogliere in un testo semplice le assunzioni comuni condivise e condivisibile da coloro che operano nel campo transpersonale. Scienziati, artisti, intellettuali, viaggiatori spirituali, sono invitati a approvare questo documento, se concordano con i suoi contenuti.
Introduzione
«Alla base di qualsiasi storia si possa raccontare ci sono dei presupposti. Questi costituiscono l’elemento fondante di ogni teoria scientifica, di ogni disciplina o azione umana. Il problema è che molti di questi presupposti sono impliciti, dopo averli acquisiti, li diamo per scontati. Dice il saggio: “se non conosci i presupposti sui quali si basa il tuo agire, agisci sulla base di presupposti che non conosci. Vale a dire che sono i presupposti ad agire in tua vece”.
Quando vogliamo realmente sapere cosa stiamo facendo, se vogliamo elaborare sistemi di conoscenza che forniscano garanzie di validità, se vogliamo aumentare il nostro grado di libertà e di “potere personale”,dobbiamo avere ben coscienti quali sono i presupposti sui quali ci basiamo»
L’intento che ha guidato questo lavoro di stesura del Manifesto Transpersonale e’ quello di formulare un testo che espliciti i presupposti condivisi da coloro che operano nel campo del Transpersonale, presupposti non inventati, ma rinvenuti nell’ascolto della Tradizione.
Tale documento, e’ da sottoporre all’approvazione e alla sottoscrizione di tutti coloro che vi si riconoscano: scienziati, artisti, intellettuali, viaggiatori spirituali, donne e uomini di buona volontà, ecc.
Il Manifesto Transpersonale, alla sua stesura attuale, si compone delle seguenti parti:
1) Significato del termine Transpersonale;
2) Accenno alla storia del Movimento Transpersonale;
3) Presupposti comuni, sezione divisa in a) A proposito di Universo;
b) A proposito di Natura Umana;
c) A proposito di Coscienza
d) A proposito di Personalità; e) A proposito di Corpomente; f) A proposito di Civiltà;
g) A proposito di Società;
h) A proposito di Malattia e Guarigione
i) A proposito del Sacro
j) A proposito di Cultura contemporanea
k) A proposito di Scienza
Transpersonale
Con il termine transpersonale si vuole indicare ciò che sta oltre la personalità intesa come “maschera”, come il livello di esistenza dell’essere umano che ne vela l’essenza e le più alte potenzialità.
L’approccio transpersonale mira allo svelamento di tali potenzialità più intime nella direzione del contatto con la vera natura dell’essere umano, vera natura che vive nell’integrazione dei livelli di esistenza dell’individuo: fisico, emotivo, energetico, mentale e spirituale.
Nel fare questo, l’approccio transpersonale si richiama alle antiche tradizioni sapienziali e mistiche, da cui ricava il proprio bagaglio di conoscenze pratiche e teoriche, conoscenze che si ritrovano nelle affermazioni della Filosofia Perenne.
La visione Transpersonale si propone come veicolo di mediazione tra i metodi di ricerca del certo e le vie di accesso al vero, invita al recupero e valorizzazione dell’intuizione mediante l’esperienza interiore di ordine trascendente come strumento di indagine della realtà.
Breve storia del Movimento Transpersonale
“Stiamo vivendo un’epoca di transizione: un’epoca molto speciale. Un’epoca nella quale il paradigma meccanicistico che ha caratterizzato fin qui il cammino della scienza sta lasciando posto al nuovo paradigma olistico. E quello che più conta, per la prima volta nella storia, sta affermandosi una visione in grado di unificare, trascendendole, polarità che hanno attraversato i millenni contrapponendosi con dinamiche conflittuali e spesso violente”.
La prospettiva Transpersonale incarna i presupposti del paradigma olistico e “mira allo sviluppo di persone sagge e mature, risvegliate alla solidarietà verso l’umanità e alla reverenza verso la natura, che contribuiscano al benessere della vita umana”.
Il movimento Transpersonale vede la sua nascita negli Stati Uniti attorno agli anni ’60 del secolo scorso. Tale movimento che si pone nell’alveo delle discipline psicologiche, si è sviluppato grazie al lavoro di alcuni psicologi i quali, riconoscendo i limiti degli approcci analitici maggiormente utilizzati in quegli anni, l’approccio freudiano e il comportamentismo, impressero un’evoluzione alla psicologia umanistica di recente ideazione riconoscendo il fatto che persino quest’ultima risultava carente in quanto lasciava fuori dello spettro osservativo la dimensione spirituale.
La psicologia Transpersonale intendeva porsi come una disciplina che onorasse l’intera gamma dell’esperienza umana, inclusi gli stati di coscienza non ordinari.
Grazie all’apporto di studiosi che erano venuti in contatto con tradizioni sapienziali al di fuori della dominante cultura occidentale, fu riconosciuta la necessità di stemperare e di correggere la predominanza della mentalità razionalistica, inaugurata dal paradigma Newtoniano- Cartesiano: la psichiatria tradizionale ha da sempre ritenuto come patologiche le esperienze di ordine transpersonale non riconoscendo la necessità della giusta considerazione e del giusto rispetto dovuto, da un lato, alle esperienze transpersonali che rivelano piani di esistenza ontologicamente reali, dall’altro agli antichi rituali con cui la Spiritualità (intesa come uno speciale tipo di relazione tra l’individuo e il cosmo, diverso dalla religione) si è manifestata nel corso della giornata evolutiva dell’essere umano.
Nonostante il sospetto e le accuse con le quali la psicologia Transpersonale è stata accolta in ambito accademico nei primi anni della sua vita, accuse che la tacciavano di “irrazionalismo” e di “non scientificità”, i nuovi concetti e le nuove scoperte rivoluzionarie in varie discipline scientifiche si sono affiancate alle asserzioni della psicologia Transpersonale contribuendo a mettere in crisi il dominante paradigma materialistico Newtoniano-Cartesiano.
La visione Transpersonale si pone come elemento di riconciliazione tra la scienza e la spiritualità basata sull’esperienza, come sintesi tra scienza moderna e saggezza antica.
A proposito dell’universo
* Siamo tutti fratelli e sorelle. L’universo è un flusso interconnesso di eventi percorso dalla coscienza che è un flusso incessante e illimitato. I limiti esistono solo nella mente dell’uomo.
Il mondo minerale, vegetale, animale ed umano, i mondi sottili dello spirito esistono uno dentro l’altro ed uno per l’altro.
* L’universo non è solo quello fisico conosciuto dalla scienza materialista e dai cinque sensi. Esistono diversi universi e diversi tipi di coscienza.
Esistono eventi spirituali che trascendono la percezione sensoriale ma che sono altrettanto reali quanto gli eventi fisici misurabili.
* Quello che vediamo con i sensi e conosciamo con la scienza materialistica non è che un’emanazione, un effetto di energie trascendenti e spirituali.
* L’Universo non appartiene a nessun individuo in particolare, ma tutto è patrimonio di tutti.
* Esistono, oltre all’energia fisica che introduciamo nell’organismo con il cibo ed il respiro, altre sorgenti di energia alle quali è possibile attingere.
Si pensi alla forza che spinge gli alberi verso l’alto, al fervore della primavera, alla freschezza di una fanciulla in fiore, alla forza della fede o dell’anelito spirituale, all’amore materno, ad una notte nella foresta o ad un alba sull’Himalaya.
* L’amore è la sorgente della vita che alimenta e sostiene tutti i livelli dell’essere.
A proposito della natura umana
* Ciascuno di noi possiede una “natura intima”, essenziale, fondata biologicamente, naturale, innata.
Tale natura è “intrinsecamente buona”. Contiene i bisogni fondamentali, le emozioni e le capacità umane fondamentali, le potenzialità, i talenti, gli equilibri fisiologici e temperamentali, l’attrezzatura anatomica e così via.
* L’esistenza di ogni individuo è un processo di autorealizzazione della propria “vera natura” o essenza spirituale.
* Il processo di autorealizzazione non si ferma all’utilizzo delle facoltà proprie della ragione ma procede verso qualità più elevate quali: amore, saggezza, umiltà, compassione, fiducia, consapevolezza, pazienza, condivisione, solidarietà, rispetto, ecc..
* L’individuo non si esaurisce nelle parti fisiche che lo compongono, ma in quanto unità bio-psico-spirituale, presenta una serie di livelli interconnessi che vanno dal fisico all’emotivo, al mentale.
* La vita dell’individuo non incomincia con la nascita e non finisce con la morte biologiche, ma rappresenta un momento nella giornata evolutiva della “coscienza universale”.
Lo spermatozoo e l’ovulo che mi hanno generato erano vivi prima che io nascessi ed il ricordo di me continuerà ad agire nel mondo anche dopo che sarò morto. Quando comincio? Quando finisco? Stabilirlo è un arbitrio.
* Mediante l’esperienza interiore l’individuo può gradualmente liberarsi dalla sua storia personale e dai suoi attaccamenti psico-fisici, sviluppare le sue qualità più genuinamente umane, realizzare la sua “vera natura” e ricongiungersi con la dimensione eterna e sacra del mondo spirituale..
L’esperienza interiore è come lo scalpello dello scultore che, giorno dopo giorno, modella il marmo grezzo e, togliendo il superfluo, dà forma alla bellezza dell’opera d’arte che stava celata nel blocco di pietra.
* Il processo creativo è il risultato di un flusso archetipico che accede al campo di coscienza dell’individuo che crea.
* L’arte è espressione archetipica, senza passato né futuro che si esplica nell’immediatezza dell’atto, nell’autopresentazione di sé dove ogni creazione nasce da una dimensione di cui l’artista non ha memoria, un’idea, un’essenza.
* L’uomo è una creatura al pari delle altre, è pienamente integrato e parte dei meccanismi naturali. La nostra specie, però, gioca un ruolo unico nella natura che va pienamente riconosciuto.
A proposito di coscienza
* Tutte le forme di vita, minerali, vegetali, animale, umane, spirituali, sono percorsi dal flusso della coscienza e sono degne di amore e rispetto.
* Esistono forme di coscienza a diversi livelli di evoluzione e complessità.
Esistono forme di coscienza individuali e collettive. Esistono forme di coscienza “superiori” che ci assistono, ci orientano. Esistono forme di coscienza “inferiori” e/o sofferenti.
* L’evoluzione della coscienza introduce la possibilità per l’universo di riconoscersi: l’essere umano ha la facoltà di prendere parte a questo processo.
* Il cervello e il sistema nervoso non sono la sede, bensì uno strumento della coscienza la quale è reale quanto il cervello stesso.
Nessun adulto in pieno possesso delle sue facoltà psichiche sarebbe così sciocco da pensare che la televisione sia la sede dello spettacolo che trasmette. Allo stesso modo appare un’illazione poco sensata quella di ritenere che la coscienza sia esclusivo prodotto dell’attività cerebrale.
* Esistono diversi stati di coscienza, ognuno dei quali è espressione di uno specifico livello che sta attuando in quel particolare contesto.
Così come ogni stazione radio si trova su di una precisa frequenza d’onda e trasmette un programma specifico, allo stesso modo ogni stato di coscienza è espressione di una particolare vibrazione e produce determinati stati d’animo, pensieri, ricordi, comportamenti, ecc.
* La mente quando opera in modo “duale”, razionale è responsabile di stati ordinari di coscienza. E’ possibile mediante la pratica interiore accedere ad una condizione della mente “unitiva”, estatica, trascendere lo stato ordinario e accedere a stati non ordinari di coscienza.
* La conoscenza razionale è limitata, l’insight o comprensione intuitiva raggiungibile mediante le istanze della mente estatica consente l’accesso alla vera natura delle cose.
* La nostra comprensione dell’universo è direttamente influenzata dal nostro modo di essere e di conoscere.
La mia visione del mondo dipende dalla posizione dalla quale lo guardo, vale a dire dal mio stato di coscienza.
* Esiste una condizione non ordinaria di coscienza attraverso la quale è possibile accedere a realtà extrasensoriali, connettersi con l’intero universo e attingere a verità presenti da sempre nella profondità del nostro essere. Si può essere addestrati a fare esperienza di tali verità. Tale processo ha importanti ripercussioni sul benessere fisico e psichico della persona.
A proposito di personalità
* Con il termine Personalità s’intende un dinamico e organizzato insieme di caratteristiche psichiche e modalità comportamentali che definiscono il nucleo delle differenze individuali, nella molteplicità dei contesti in cui la condotta umana si sviluppa.
* Una personalità ben adattata ai valori della propria cultura può essere il risultato di una identificazione con schemi illusori che in un ottica evolutiva vanno trascesi ed inclusi per accedere alla vera comprensione di sé e del mondo.
* La disponibilità a disidentificarsi dai tratti della propria personalità è condizione necessaria per accedere alla dimensione spirituale.
A proposito di corpomente
* Si intende con Corpomente l’integrazione dei diversi livelli che costituiscono l’essere umano.
* Gli stati emotivi sono direttamente connessi agli stati di coscienza. La repressione o il rigido controllo delle emozioni determina una cronicizzazione della coscienza che ostacola il processo di realizzazione. Le emozioni sono la manifestazione del moto espressivo biologico che è l’essenza stessa della vita.
* Gestire le emozioni è una delle chiavi che porta dal piano di coscienza ordinario al livelli di coscienza superiori.
* Gestire le proprie emozione significa entrarne in contatto, esprimerle e trasformarle mediante l’osservazione consapevole e la graduale disidentificazione.
* La sessualità esprime la forza creativa stessa della vita. Prenderla in esame significa attingere alla fonte primaria del nostro essere nel mondo.
* La mancata comprensione della vera natura della sessualità, la sua repressione, negazione o deliberata mistificazione, sono stati e continuano ad essere tra i maggiori responsabili delle miserie dell’umanità.
* L’immaginario, il mondo dei simboli e degli archetipi interiori, il contatto con forze elementali ed entità spirituali possono essere fonte di profonda comprensione.
* La fede non è adesione acritica a dei dogmi, ma frutto dell’esperienza interiore di una realtà spirituale.
A proposito di Civiltà
* La civilizzazione è cresciuta con la competizione, alimentata dall’individualismo. Oggi tale crescita ha portato a condizioni sociali, ambientali e psicologiche completamente nuove, che richiedono nuovi modi di pensare. Tale rinnovamento nella coscienza collettiva porta ad essere maggiormente inclini a considerare valori quali la solidarietà e la condivisione.
A proposito di Società
* La vera natura dell’essere umano consiste nella relazione: io esisto perché tu esisti.
* Nella relazione l’uomo può vivere l’unità da cui proviene e ricreare l’armonia sottostante al mondo fenomenico.
* Riconoscendo la relazione come incontro di fratelli e sorelle, si sviluppa l’etica naturale, lo spontaneo manifestarsi delle qualità più umane: fiducia, condivisione, saggezza, umiltà, coraggio, rispetto, compassione, etc.
* Con una visione spirituale alla base di una nuova economia, la
mentalità dell’individualismo è superata e integrata dall’idea del
benessere comune e della cooperazione.
A proposito di Malattia e Guarigione
* Il dolore, i conflitti sia emotivi che sociali e la malattia non sono semplicemente nemici da combattere, ma alleati che contengono in sé un potenziale creativo fonte di significato, insegnamento e forza.
Padroneggiando l’ascolto e l’auto-osservazione noi possiamo consentire al potenziale creativo del sintomo o del conflitto di dispiegarsi mediante immagini, emozioni, sensazioni, bisogni, desideri, ricordi, suoni, azioni, intuizioni, ecc.
* Impedire l’accesso a stati non ordinari di coscienza può ostacolare le condizioni necessarie per garantire vera guarigione e realizzazione spirituale.
* L’amore, la compassione, la solidarietà, la pazienza, l’umiltà, la condivisione, le qualità più genuinamente umane, che siamo in grado di offrire al mondo sono la cura di prima elezione per qualsiasi malattia.
A proposito di sacro
* Oltre alla dimensione a cui accediamo attraverso la coscienza ordinaria esiste una realtà superiore e fondante di natura spirituale.
* Ogni tradizione spirituale ha vissuto e quindi descritto e interpretato in modo peculiare tale dimensione. A partire da tali esperienze nascono le diverse forme religiose.
* Al di là delle particolari modalità di esperire e intendere tale dimensione è riconoscibile una matrice universale comune alle diverse tradizioni. Tali elementi comuni, che costituiscono la parte più vera e più essenziale di ogni forma di spiritualità, possono essere individuati.
* Ogni tradizione e ogni esperienza spirituale è simbolo e indice di una via universale e particolare nello stesso tempo che è al di là delle opposizioni come bene/male, vero/falso, etc.
A proposito di cultura contemporanea
* L’identità del movimento transpersonale si fonda sulla consapevolezza di incarnare una precisa tendenza storica destinata a produrre effetti nelle elaborazioni culturali del prossimo futuro.
* Esiste la necessità di acquisire consapevolezza circa l’attualità delle interpretazioni filosofiche elaborate dalle culture tradizionali comprendendone la matrice esperienziale.
* La millenaria esperienza accumulata dalle culture tradizionali impone che ad esse si rivolga un’attenzione particolare in quanto portavoci di una ricchissima conoscenza circa il mondo spirituale.
* Il movimento transpersonale avverte la necessità di superare alcune tendenze proprie della cultura contemporanea quali il relativismo, il materialismo, lo scientismo, il riduzionismo e l’edonismo.
* Molti limiti della cultura contemporanea sono da individuarsi nell’inconsapevolezza circa la possibilità concreta di un’esperienza del mondo spirituale.
* Esiste la possibilità di trattare e studiare l’esperienza spirituale rispettandone i caratteri propri ma senza per questo entrare in considerazioni di carattere confessionale o teologico.
A proposito di scienza
* Stati di coscienza diversi da quelli ordinari ampliano a tal punto lo spettro delle esperienze possibili da rendere superata l’elaborazione scientifica classica che si basa esclusivamente sull’esperienza ordinaria.
* Gli stessi risultati scientifici stanno rendendo sempre più plausibili interpretazioni che integrano i fenomeni del mondo naturale all’interno di un contesto spirituale.
* Si sente la necessità di superare il baratro che si è operato negli ultimi due secoli tra cultura scientifica e cultura spirituale e di operare nella direzione di una loro integrazione.
* Si sono ormai evidenziati i limiti dei presupposti filosofici che hanno orientato la ricerca scientifica fin dal suo sorgere. Si vuole operare per un loro superamento.
* A molti fenomeni conosciuti, perché non integrabili all’interno delle normali categorizzazioni operate dalla scienza materialistica, non è stata accordata la giusta attenzione. Tali fenomeni possono essere adeguatamente compresi all’interno di un orizzonte spirituale.