Qualcosa di Nuovo, qualcosa di Antico, una Via che ha un Cuore
Magari hai già esplorato tanti percorsi di sviluppo personale e ricerca interiore, o magari è la prima volta che senti parlare della Via verso dentro, come una reale possibilità per migliorare la qualità della tua vita , in ogni caso con la BTE puoi andare tanto in profondità quanto senti giusto per te, per il momento in cui ti trovi, si adatta a te, ti si cuce addosso... e anche ai primissimi passi di uno qualsiasi di viaggi disponibili in ITI sentirai che un mondo nuovo di risorse e strumenti è a tua disposizione.
Entusiasmante
… la nuova edizione la trovo entusiasmante, pur affrontando da un punto di vista scientifico il processo di definizione degli ambiti indagati, delle mappe e degli strumenti per il percorso di autorealizzazione, trasmette la biografia di come è avvenuto il risveglio, trasmette il processo in divenire della via della via universale del cuore… oltre ogni strumentalizzazione dell’uomo, donando e riconoscendo la creatività divina di ciascun essere vivente nel compiere il proprio percorso incarnato….
Io sono grata a questo percorso, che include e trascende, le vie fondamentali del risveglio, consegnando un percorso interamente mappato, erudito e spirituale. Mentre leggi partecipi degli insight, dei tamburi, della freschezza della foresta… Della guida dei Maestri, del Sé. Trasmette l’entità dell’acqua che è fluita nel fiume dell’esperienza, dello studio di una vita, ma soprattutto della pratica incessante di attingere alla Sorgente
Un cammino di trasformazione della coscienza
Qualsiasi via è solo una via, e non c’è nessun affronto, a se stessi o agli altri,
nell’abbandonarla, se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare…Esamina ogni via con accuratezza e ponderazione. Provala tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, a te stesso soltanto, una domanda: Questa via ha un cuore?
Se lo ha, la via è buona. Se non lo ha, non serve a niente.
Carlos Castaneda
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I presupposti epistemologici - una disciplina psico-spirituale
La Biotransenergetica-BTE è una disciplina psico-spirituale costituita da un insieme organizzato di strumenti che forniscono una visione epistemologica ed un metodo esperienziale per esplorare il proprio mondo interno e dialogare con l’esperienza interiore. I suoi presupposti principali sono:
- Si configura come una via spirituale ed esperienziale cioè come un cammino di trasformazione della coscienza e di realizzazione del Sé che fornisce strumenti per interventi terapeutici nelle relazioni di aiuto: psicoterapia e counseling
- Aderisce all’approccio transpersonale che si pone come elemento di riconciliazione tra scienza e spiritualità basata sull’esperienza interiore e come sintesi tra scienza moderna e saggezza antica
- Rivendica una visione integrale dell’essere umano come una unità bio-psico-spirituale che supera il dualismo mente-corpo proponendo un’identità funzionale tra manifestazioni fisiche, emotive, mentali e spirituali
- Porta con sé l’eredità sciamanica delle antiche tradizioni originarie, in particolare del Brasile
- Considera ogni organismo vivente come un insieme di processi organizzati in un sistema di energia, materia, coscienza
- In questa nuova prospettiva l’esistenza di ogni individuo è un processo di autorealizzazione della propria “vera natura” o essenza spirituale.
- Il processo di autorealizzazione non si ferma all’utilizzo delle facoltà razionali ma procede verso qualità più elevate quali: amore, saggezza, umiltà, compassione, fiducia, consapevolezza, pazienza, condivisione, solidarietà, rispetto.
Una comprensione di nuovo ordine
L’esperienza interiore e le dimensioni della coscienza sono i grandi dimenticati dell’odierno approccio alla salute e alla malattia.
La BTE propone invece uno sguardo unitario, dinamico ed interconnesso, realizzabile attraverso l’esperienza interiore.
Quell’esperienza in grado di cogliere il ritmo del nostro respiro, la luce dei nostri occhi, la vibrazione della nostra voce, il fremito dei nostri muscoli, il battito degli organi, la pulsazione delle cellule, il fluire dei liquidi nel corpo, lo slancio di un’emozione, il risveglio di un desiderio, la nascita di un pensiero o di un immagine, la profondità di un ricordo, la chiarezza di un’intuizione e condurre alla comprensione che ogni manifestazione del vivente è espressione della forza spirituale che la anima.
In questa ottica parliamo di Transe.
- – I termini Bio ed energetica indicano una concezione del vivente dal punto di vista dei suoi processi energetici.
- – Il termine transe vuole indicare l’importanza di una comprensione dinamica dell’organismo per la quale i concetti di mente e corpo, sistemi, organi e apparati vengono letti in chiave di modelli ritmici in interazione.
“Transe” indica quello stato unitario, dinamico e interconnesso al quale accediamo ogni volta che siamo in contatto con la nostra vera natura o che blocchiamo ogni volta che non rispettiamo le leggi naturali del vivente. Esso ci riporta direttamente alla “tradizione primaria” fondata sull’antica religione della natura per la quale il contatto con il divino è raggiunto attraverso la fusione estatica con le forze della natura considerate sua diretta emanazione.
Una visione in cui la malattia viene concepita come una disarmonia tra le parti e la salute come un armonico svolgersi delle interazioni vitali in ogni distretto del “corpomente”. Il ristabilimento della salute sarà prima di tutto una questione di armonizzazione di ritmi e non di lotta al sintomo.
Avere uno sguardo unitario
Integrale deriva dal latino integrum, termine composto da in che sta per non e tang-ere che sta per toccare: non tocco, cui nulla è stato tolto, cui nulla manca, intero, puro, schietto, incorrotto.
Avere una visione integrale non significa fare di tutto un po’ e nemmeno praticare un insieme di tecniche integrate, bensì avere uno sguardo unitario. Uno sguardo che si esprime attraverso un Modo di fare, in grado di riconoscere ed insegnare a realizzare il potenziale creativo, la spinta evolutiva che ogni evento, crisi, sintomo, problema o sofferenza contengono in sé.
Anticamente l’anelito primordiale dell’essere umano a comprendere la natura e ad armonizzarsi con essa diede vita alle prime “religioni della natura”, per le quali esiste una “unità fondamentale del creato”.
Si tratta di una visione del mondo integrale, “originaria”, di ordine estatico, secondo la quale il mondo minerale, vegetale, animale ed umano, il mondo sottile dello spirito e della divinità esistono uno dentro l’altro e uno per l’altro.
Con lo sviluppo scientifico l’umanità ha fatto progressi nemmeno lontanamente immaginabili nell’era pre-scientifica , ma per fare questo ha scelto di rinunciare alla sua integrità, si è dovuta corrompere, ha dovuto togliere, farsi impura.
L’enfasi è stata portata dalla conoscenza di sé alla conoscenza di strumenti, dall’imparare a conoscere al conoscere l’altro da sé, dall’insegnare a conoscersi al trasmettere la conoscenza senza insegnare come fare a raggiungerla.
Ai nostri giorni la Visione Integrale può venire considerata la depositaria dell’antica “tradizione originaria dal momento che non si identifica con un pensiero scientifico e una epistemologia che si concentrano solo sulla materia perdendo per strada la conoscenza di Sé e di conseguenza il ”contatto con il divino”, ma opera per l’affermazione di una nuova scienza e di una nuova epistemologia fondate sulla padronanza dell’esperienza interiore, sulla partecipazione e sulla condivisione che non trascuri le qualità più elevate e genuinamente umane quali: l’amore, la compassione, la consapevolezza, la responsabilità, la fiducia, l’accettazione.
Un nuovo movimento di pensiero
Da alcuni decenni si sta sviluppando in vari campi del sapere, in particolare nella psicologia e nella pedagogia, nella medicina e nell’etno-psichiatria, nell’antropologia e nell’arte, un nuovo movimento di pensiero. Tale movimento, sostenuto dalle acquisizioni della fisica moderna, della ricerca sugli stati di coscienza e delle antiche tradizioni spirituali fondate sulla meditazione, si occupa, non solo dei problemi dell’individuo, ma soprattutto delle sue potenzialità e qualità più elevate.
Si tratta del movimento transpersonale fondato sui presupposti della nuova scienza e delle antiche tradizioni e su quella che Bohm definisce “una comprensione di nuovo ordine”, prodotta dalla padronanza dell’esperienza interiore, frutto di insight.Da questo movimento è venuta definendosi dagli anni settanta, la Psicologia Transpersonale, la quale, nella sua ricerca:
- Integra l’esperienza della psicologia occidentale, soprattutto del filone gestaltico, esistenziale, umanista, con le tradizioni mistiche basate sulla meditazione e con le pratiche sciamaniche basate sull’estasi e sul contatto diretto con le forze della natura.
- Pone l’accento sull’esperienza interiore ed esplora le quattro frontiere che limitano l’uomo nella sua visione del mondo: la coscienza, la memoria, l’evoluzione e la morte. Padroneggiando i propri stati di coscienza l’uomo può riconoscere come i limiti esistano solo nella sua mente e che la sua coscienza è illimitata, che la sua memoria può trascendere la filogenesi, che l’evoluzione non si ferma all’intelletto ma prosegue verso le dimensioni spirituali, che la morte è un passaggio
- Memore delle sue origini, perse per la strada della fretta e dell’urgenza, della smania e dell’ignoranza, dell’avidità e della presunzione, fa suo il monito Cristico Medicae cura te ipse, quello Socratico γνοσι σεατόν, conosci te stesso e quello dei sette sapienti (Antica Grecia 620 a.C. ed il 550 a.C.), risalente alla tradizione religiosa di Delfi: “Nulla di troppo, Ottima è la misura, Non desiderare l’impossibile, conosci chi sei e non presumere di essere di più, non offendere la divinità pretendendo di essere come il dio.”
Il disagio come alleato, il sintomo come messaggero
Praticare Biotransenergetica è come intraprendere un viaggio. A chi chiede quanto duri il viaggio non si può far altro che rispondere come il gatto ad Alice “Dipende da dove vuoi andare”..
A chi si riconosce in questa visione, la Biotransenergetica potrà fornire mediante sessioni individuali o di gruppo strumenti che consentano di:
- Agevolare i processi di guarigione, mantenimento della salute, prevenzione della malattia
- Educarsi alla salute e all’auto-guarigione
- Favorire la risoluzione dei sintomi riconoscendone il potenziale creativo
- Influenzare l’attività biochimica dell’organismo padroneggiando i propri atteggiamenti mentali e stati della coscienza
- Sviluppare l’intelligenza emotiva risolvendo i conflitti della storia personale
- Valorizzare la propria dimensione spirituale e realizzare la propria natura più autentica
- Liberare l’espressione creativa dei propri talenti
- Imparare la padronanza della propria esperienza interiore
- Sviluppare una intelligenza emotiva
- Sviluppare consapevolezza e compassione
- Sviluppare un atteggiamento sacro nei confronti della vita (fiducia, umiltà e devozione).
- Entelechia: coraggio per realizzare il proprio vero Sé.
La Biotransenergetica si dirama sul territorio nazionale attraverso diverse sedi, denominate Associazioni OM, gestite da psicoterapeuti o counselor trainer i quali sono completamente autonomi e responsabili delle attività che svolgono nel rispetto di uno Statuto e di un Regolamento dell’associazione.