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Domande Frequenti sulla Biotransenergetica

Se hai domande, contattaci via email, risponderemo il più rapidamente possibile.

1. Chi può trovare beneficio dalla Biotransenergetica?

Chiunque sia disposto a fermarsi, ad ascoltarsi e a riconoscere di essere il primo responsabile del proprio stato di salute. Chiunque sia disposto ad esplorare le immense risorse del proprio organismo e a dedicare un po’ del proprio tempo all’educarsi alla salute.

2. Quali patologie si possono curare con la Biotransenergetica?

La Biotransenergetica si occupa di favorire i naturali processi di auto-rinnovamento e auto-trascendenza dell’organismo. E’ indicata pertanto in qualsiasi patologia come catalizzatore del processo di guarigione in sinergia con qualsiasi altro presidio terapeutico. E’ indicata inoltre come strumento di prevenzione della malattia, di mantenimento della salute e di miglioramento del proprio stato psicofisico.

3. Quanto dura una terapia Biotransenergetica?

Praticare Biotransenergetica è come intraprendere un viaggio. A chi chiede quanto duri il viaggio non si può far altro che rispondere come il gatto ad Alice: “Dipende da dove vuoi andare”. Dodici incontri sono da ritenersi il tempo minimo per apprendere ad usare alcune basilari pratiche di autoguarigione, sette anni è la durata di un Training di Formazione per trainer in biotransenergetica, sette volte sette anni potrebbero non bastare per realizzare pienamente noi stessi.

4. Sono stati pubblicati, anche all’estero, studi scientifici relativi ai benefici generati dalla Biotransenergetica?

Lavori scientificii di Biotransenergetica, in quanto relazioni, sono presenti negli atti dei diversi convegni internazionali nel corso dei quali è stata presentata Stati Uniti, Brasile, Francia, Austria, India, Spagna, Russia, Svizzera.

5. Quali sono i rapporti della Biotransenergetica con la religione?

Occupandosi la Biotransenergetica di realizzazione delle proprie potenzialità, essa sconfina inevitabilmente “là dove gli angeli esitano”, come direbbe Bateson, dal momento che il processo di evoluzione individuale porta con sé, come ci ricorda Stanislav Grof, il risveglio delle qualità spirituali. Tali qualità rendono l’individuo più umile, tollerante, compassionevole, paziente, comprensivo, consapevole della sacralità dell’esistenza e pertanto “religioso” in senso laico, non ostacolando, ma anzi favorendo ogni eventuale percorso individuale di fede.

6. Quali sono i limiti della Biotransenergetica?

Come tutti gli “strumenti che funzionano”, anche la Biotransenergetica può essere usata a favore di noi stessi oppure no, come nella massima: “si possono portare i cavalli alla fonte, ma non si può costringerli a bere”. Questo significa che mentre una reazione biochimica prodotta da un farmaco può avvenire anche contro la nostra volontà e venire misurata, la Biotransenergetica non può agire senza la nostra disponibilità al cambiamento, e i suoi risultati non possono venire valutati secondo criteri statistici esclusivamente quantitativi.

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